Aggiornamento Febbraio 2022:
Vi suggeriamo questi video da consultare attentamente per quanto riguarda il concetto di cessione del credito e per il bonus 110%. Tutto ciò per avere un'idea di base da professionisti del settore:
Oltre alle proroghe del 110%, anche per quest’anno viene confermata l’agevolazione al 50% per le ristrutturazioni edilizie.
Il concetto alla base di questo Bonus è quello di favorire l'acquisto di abitazioni esistenti, di ristrutturarle risparmiando una parte dei costi. Oppure semplicemente di ristrutturare abitazioni e condomini ormai datati/esistenti e non adatti ai tempi correnti, o per cessione a nuovi proprietari o generazioni, sia in termini di sicurezza che di salubrità.
Misure agevolate:
interventi relativi all'adozione di misure per prevenire il compimento atti illeciti, ovvero in questo caso l'installazione di impianti antintrusione o altre barriere per la prevenzione di furti, aggressioni, sequestro di persona e ogni altro reato la cui realizzazione comporti la lesione di diritti giuridicamente protetti. Non rientra nell’agevolazione, per esempio, il contratto stipulato con un istituto di vigilanza.
Interventi di cablatura in manutenzione straordinaria degli edifici in ottica di messa in sicurezza ed a normativa vigente. Molto utile per l'acquisto di una abitazione con impianto elettrico non a norma o datato rispetto alla regola dell'arte.
Interventi di conseguimento di risparmio energetico, quindi anche impianti fotovoltaici.
Chi può usufruire del bonus
Possono usufruire della detrazione tutti i contribuenti assoggettati all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), residenti nel territorio dello Stato.
La detrazione del 50% a valere sull’Irpef, è applicabile unicamente alle spese sostenute per realizzare interventi sugli immobili. Contestualmente è prevista l’applicazione dell’Iva ridotta al 10%, anziché del 22%, sui cosiddetti “beni di valore significativo”.
I nuovi obblighi 2022 per usufruire del bonus:
Il bonus ristrutturazione 2022 si rinnova per quest'anno con le stesse modalità, ma ci sono nuovi obblighi arrivati con il Decreto Anti Frode che interessa anche il Superbonus 110 % per il 2022. In particolare:
VISTO DI CONFORMITÀ: per usufruire di una delle due opzioni (cessione del credito o sconto in fattura) sarà necessaria la comunicazione del professionista che ha apposto il visto di conformità e che ha quindi effettuato il primo controllo documentale sulla sussistenza dei requisiti per beneficiare del bonus ristrutturazione;
ATTESTAZIONE DI CONGRUITÀ: è stato introdotto l’obbligo di presentare l’attestazione di congruità delle spese rilasciata da un tecnico abilitato che dovrà accertare che nell’esecuzione dei lavori sia stato rispettato il limite massimo dei costi ammissibili per tipologia di intervento. A tal fine, il Ministero della Transizione Ecologica pubblicherà un prezzario specifico, in attesa del quale si potrà fare riferimento alle somme indicate dalle Regioni o dalle Province autonome. Altrimenti si potrà fare riferimento in difetto, ai valori di mercato previsti in base al luogo dell’intervento.
Come pagare col bonus 2022:
Per pagare le fatture relative ai lavori con il bonus ristrutturazioni 2022, bisognerà utilizzare un bonifico bancario o postale parlante. All’interno, dovranno essere indicati i seguenti dati:
causale del versamento: “Bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del d.p.r. n.917 del 1986”;
codice fiscale del beneficiario della detrazione;
Partita IVA o codice fiscale del beneficiario del pagamento.
Come richiedere il Bonus Ristrutturazione 2022
l bonus ristrutturazioni può essere richiesto con l’aiuto di un CAF o del proprio consulente fiscale in tre modalità:
in fase di dichiarazione dei redditi, con la presentazione del modello 730 o del modello Unico. L’importo detraibile va suddiviso in 10 quote annuali d’importo pari. Per facilitare questa modalità, l’Agenzia delle Entrate ha anche messo a disposizione degli specifici modelli di dichiarazione;
con sconto immediato in fattura;
mediante credito d’imposta cedibile ai soggetti autorizzati come banche, intermediari finanziari e fornitori.
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